Presentato in AANT il progetto Tales from Neurocene

Mercoledì 3 dicembre 2025 l’Aula Magna di AANT a Roma ha ospitato la presentazione di Tales from Neurocene, un innovativo progetto di film d’animazione sperimentale ideato dal regista Luigi Maria Perotti e ispirato alle teorie del Prof. Marco Gori dell’Università di Siena. L’evento, organizzato nell’ambito delle attività del nuovo HUB di ricerca geniaLAB dedicato all’intelligenza artificiale, è stato moderato dalla prof.ssa Gianna Angelini, direttrice scientifica e responsabile internazionalizzazione di AANT. 

Al centro dell’incontro vi è stata la proiezione di “The Final Chapter”, un cortometraggio di circa 10 minuti che funge da prologo dell’universo narrativo di Tales from Neurocene. Questo breve film – un teaser interamente generato con strumenti di intelligenza artificiale– immerge lo spettatore in un mondo futuristico post-apocalittico governato da un’IA centralizzata chiamata “N”, a cui è stato affidato il compito di rieducare l’umanità affinché “non ripeta gli stessi errori” commessi in passato. L’idea del Neurocene – così è stato battezzato questo scenario – nasce dalla volontà di immaginare cosa potrebbe accadere se, nei prossimi anni, non si riuscisse a trovare un approccio diverso alle potenzialità dell’AI. Il cortometraggio presentato in AANT è dunque una provocazione creativa che vuole far riflettere sul futuro dell’intelligenza artificiale e sulle implicazioni etiche e ambientali del suo sviluppo.

Durante la presentazione, Perotti e Gori hanno spiegato come Tales from Neurocene sia nato da un incontro all’Università di Siena, dove il Prof. Gori e il suo team (SAILab) stanno lavorando a un approccio all’AI meno energivoro e più decentralizzato rispetto ai modelli attuali. In particolare, è stato sottolineato il problema dell’elevato consumo di risorse delle odierne AI: ogni singola interrogazione a un modello di AI può richiedere l’energia di una ricarica di smartphone, e si stima che entro cinque anni il consumo di energia e acqua delle IA potrebbe eguagliare quello di un Paese come il Giappone. Questi dati hanno suscitato molto interesse tra gli studenti, aprendo un dibattito sull’urgenza di ripensare le tecnologie intelligenti in chiave sostenibile. L’idea alla base del progetto, infatti, è esplorare soluzioni di intelligenza artificiale connettiva più rispettose dell’ambiente, distribuite e accessibili, in contrasto con la visione di un’unica AI centralizzata che domina il pianeta nel Neurocene.

L’evento si è concluso con una sessione di domande e risposte. Gli studenti di AANT hanno potuto dialogare direttamente con Perotti e il Prof. Gori, ponendo quesiti sia sul processo creativo del corto – realizzato interamente con strumenti AI – sia sulle possibili applicazioni reali di un’AI decentralizzata. L’incontro ha rappresentato un momento di crescita e ispirazione per la comunità accademica: un esempio concreto di come l’interdisciplinarità fra arte, design e tecnologia possa stimolare una riflessione critica sull’innovazione e sul futuro che vogliamo costruire.

Nota sui relatori: Luigi Maria Perotti è un regista e documentarista italiano con esperienza ventennale in reportage e televisione. Negli ultimi anni ha rivolto la sua creatività verso le nuove tecnologie, sperimentando linguaggi innovativi nel campo dell’intelligenza artificiale. Marco Gori è professore ordinario di informatica presso l’Università di Siena, dove dirige il laboratorio SAILab (Siena Artificial Intelligence Lab). Tra i pionieri dell’AI in Italia, il Prof. Gori è noto per i suoi studi sul machine learning e per la promozione di strategie di sviluppo sostenibile dell’intelligenza artificiale, volte a ridurre il consumo energetico e a decentralizzare i sistemi di apprendimento.