Nasce geniaLAB, il nuovo HUB di ricerca transdisciplinare di AANT

Con il Decreto Direttoriale del 23 luglio 2025 nasce ufficialmente geniaLAB, un nuovo HUB di ricerca interdisciplinare dedicato all’intelligenza artificiale, alla cultura digitale, alle tecnologie cognitive e all’innovazione creativa. L’Accademia compie, in questo modo, un traguardo strategico per rafforzare la propria identità e il proprio posizionamento nel panorama della ricerca a livello nazionale e internazionale.

La missione di geniaLAB è di fungere da osservatorio permanente interdisciplinare, aperto al dialogo con esperti esterni, per co-creare progetti innovativi in linea con le strategie accademiche. Il nuovo centro si configura come un laboratorio di eccellenza che unisce la tradizione italiana dell’arte, della filosofia, della comunicazione e dei media con l’innovazione tecnologica, sviluppando approcci critici e creativi alle trasformazioni dell’IA nell’era contemporanea. geniaLAB intende contribuire allo sviluppo della ricerca artistica e scientifica e all’innovazione nei campi disciplinari di AANT, sperimentando nuove tecniche e metodologie didattiche per ampliare e migliorare l’offerta formativa. Esso sarà dedicato allo studio critico, alla sperimentazione creativa e alla formazione avanzata sui temi dell’IA generativa, delle tecnologie cognitive e delle loro implicazioni culturali, artistiche e sociali.

Lo Statuto di geniaLAB definisce una serie di obiettivi specifici, tra cui:

  • analizzare criticamente l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie cognitive sulla società, la cultura e l’esperienza umana;
  • sviluppare metodologie innovative per la ricerca interdisciplinare sulle tecnologie emergenti;
  • promuovere un’alfabetizzazione critica e creativa alle tecnologie di IA generativa;
  • formare ricercatori, artisti, designer e professionisti capaci di navigare consapevolmente l’ecosistema dell’IA;
  • esplorare le applicazioni dell’IA nelle industrie creative e nella valorizzazione del patrimonio culturale;
  • sviluppare nuovi modelli e soluzioni tecnologiche per i settori umanistici e artistici di interesse dell’

La programmazione di geniaLAB abbraccia una pluralità di aree tematiche di ricerca, riflettendo la natura altamente transdisciplinare dell’iniziativa. I temi esplorati spaziano dalla filosofia e antropologia delle tecnologie cognitive, all’analisi del rapporto tra intelligenza artificiale, cultura digitale e società, fino alle metodologie creative e sperimentali per l’impiego dell’IA nelle arti e nel design. Altre linee di ricerca includono le applicazioni dell’IA per il patrimonio culturale, le creative industries e l’innovation design, lo sviluppo di pedagogie innovative per l’era dell’IA, le questioni di etica e governance democratica delle tecnologie, e lo studio di nuove estetiche computazionali e poetiche artificiali.

La governance di geniaLAB, delineata dal decreto istitutivo e dallo Statuto, prevede una Coordinatrice alla guida dell’HUB e un Comitato Scientifico a supporto dell’indirizzo strategico. La Prof.ssa Gianna Angelini, Direttrice scientifica di AANT, è nominata Coordinatrice di geniaLAB, con un mandato triennale rinnovabile, ed è responsabile di rappresentare e dirigere il laboratorio.

Il Comitato Scientifico di geniaLAB è composto da figure di spicco interne ed esterne all’Accademia, esperte nei campi dell’arte, della filosofia, delle tecnologie e della cultura digitale. I membri del Comitato Scientifico sono:

Gianna Angelini
Rossana Quarta
Simone Arcagni
Maurice Benayoun
Luna Bianchi
Alex Braga
Massimo Canevacci
Pier Luigi Capucci
Matteo Ciastellardi
Andrea Colamedici
Derrick de Kerckhove
Maura Gancitano
Marco Gori
Paolo Granata
Sabina Minardi

Il Comitato è presieduto da Andrea Colamedici.

geniaLAB è concepito come un’iniziativa aperta e inclusiva, in costante dialogo con il mondo esterno. L’Accademia AANT, attraverso questo HUB, manifesta la volontà di collaborare attivamente con esperti, docenti e centri di ricerca, nonché con industrie culturali e partner sia nazionali sia internazionali, per condividere conoscenze e sviluppare progetti congiunti. Lo Statuto di geniaLAB prevede infatti la possibilità di adesione all’HUB da parte di docenti di AANT e di altre istituzioni AFAM, oltre che di esperti esterni. Sono incoraggiate convenzioni e accordi di ricerca con enti esterni – pubblici e privati – così da sviluppare iniziative congiunte e contribuire anche alla terza missione dell’Accademia.

Con la nascita di geniaLAB, AANT rafforza la propria identità di istituzione all’avanguardia nella ricerca e nella formazione sulle connessioni tra arte, cultura e nuove tecnologie. Questo nuovo Hub non rappresenta solo un centro di studio interno, ma un catalizzatore di progettualità che consolida il ruolo di AANT come attore autorevole nel panorama contemporaneo dell’innovazione culturale e tecnologica. Attraverso geniaLAB, l’Accademia si posiziona con maggiore forza a livello nazionale e internazionale, pronta a contribuire con idee, progetti e competenze al dibattito sull’intelligenza artificiale, la cultura digitale e la creatività del futuro.

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Giffoni Film Festival: premio per il corto “Marta vuole giocare” del prof.Matteo Quarta

La famiglia di AANT celebra un importante successo. Il cortometraggio “Marta vuole giocare” scritto e diretto dal regista e docente del corso triennale Videomaking, Story, Cinema e Media Design Matteo Quarta ha conquistato due prestigiosi riconoscimenti al Giffoni Film Festival: Il Lete Special Award e il premio per il Miglior Cortometraggio nella categoria 10+.

Il corto, prodotto da CMA Creative Management Association, Halibut Film e Movi Production, racconta la storia di Marta, una ragazzina che sogna di diventare una calciatrice. Nonostante il parere contrario del padre, Marta avrà dalla sua la madre, sempre pronta a sostenerla. La sceneggiatura nasce dai racconti di circa trenta donne, dalle cui esperienze emergono le difficoltà ancora presenti nell’affermazione dell’identità femminile in ambiti ritenuti tradizionalmente maschili.

Al progetto, girato a Monterotondo e dintorni, hanno collaborato anche alcuni studenti di AANT del secondo e del terzo anno di Videomaking grazie ad una Farm dedicata. Gli studenti coinvolti sono stati: Alice Feliciati,  Adriano Longoni, Luca Martino, Nicola Pasqui e Gaia Pugliese. Gli studenti sono stati parte attiva nella realizzazione del corto impegnandosi come assistenti alla regia, assistenti camera, assistenti fonici e assistenti interior design.

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AANT incontra la musica: presentato il videoclip di “Non succederà più”

Lunedì 14 luglio è stato pubblicato sui canali della casa discografica “Talentoliquido” il video del brano originale “Non Succederà Più (NSP)”, firmato dalla giovane autrice Chesma. Ispirato nella linea melodica al celebre classico degli anni Ottanta portato al successo da Claudia Mori e reinterpretato in chiave contemporanea, è il primo in ordine di pubblicazione di una serie di quattro videoclip realizzati interamente dagli studenti del secondo anno del corso accademico triennale in Videomaking, Story, Cinema e Media Design di AANT.

I video raccontano percorsi paralleli di ricerca artistica ed espressiva: gli studenti, sotto la guida dei docenti Sara Ristori, regista ed insegnante di Regia II, ed Alessandro Alfieri, giornalista e professore di Teoria e metodo dei mass media, hanno seguito ogni fase dei progetti, dalle prime demo audio fino alla consegna finale, curando la direzione creativa, le scelte visive e le strategie comunicative e affiancando attivamente gli artisti emergenti nella costruzione della propria immagine pubblica.

Il progetto rappresenta un’importante occasione formativa grazie alla quale gli studenti AANT applicano metodologie professionali su materiale inedito, sperimentando in prima persona i processi di produzione di video musicali. Questo lavoro dimostra concretamente come il percorso accademico possa dialogare con la produzione reale, con creatività e know‑how tecnico, e inaugura la collaborazione tra AANT e le industrie musicali indipendenti, per valorizzare il talento dei giovani videomaker accanto a quello di artisti emergenti, accumunati dal linguaggio fresco ed innovativo.

Classe ’96, Chesma è nota nel panorama musicale italiano come rappresentante contemporanea dello stile urban pop con venature indie. “Non succederà più”, mescolando la leggerezza tipica dei brani estivi all’introspezione emotiva, dà modo di apprezzare completamente l’impronta artistica dell’autrice raccontando di una relazione tossica all’interno di una dimensione LGBTQ+ con la consapevolezza e la forza di chi guarda avanti liberandosi da un amore sbagliato e si prepara alla rinascita. Le sue canzoni, così come quelle di altri giovani artisti emergenti, hanno trovato il loro giusto spazio presso la casa discografica “Talentoliquido”, realtà multiforme e inclusiva nata nel 2018.

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AANT alla settimana formativa “Tra reale e virtuale: la nostra presenza”

AANT ha partecipato alla settimana di formazione Tra reale e virtuale: la nostra presenza”, svoltasi dal 21 al 24 luglio 2025 presso l’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme. L’iniziativa, organizzata nell’ambito della rete nazionale Dialogues for Futures (RD4F) e sostenuta dai fondi del PNRR (Missione Istruzione – Programma Futura, La Scuola per l’Italia di domani), ha riunito docenti, dirigenti scolastici e DSGA da tutta Italia per una serie di workshop e dialoghi sull’innovazione didattica. La partecipazione di AANT a questo importante evento ha rappresentato un’occasione di confronto e crescita professionale, confermando l’impegno dell’Accademia nell’elaborare e condividere pratiche educative all’avanguardia in un clima di positiva collaborazione.

La delegazione AANT, guidata dalla Direttrice Generale Rossana Quarta e dalla Direttrice scientifica Gianna Angelini, ha visto la presenza di sei formatori dell’Accademia in qualità di relatori e tutor. Insieme a Quarta e Angelini hanno partecipato infatti Ana Gabriela Llarin (Coordinatrice didattica e Direttrice creativa AANT), Valerio Di Paola (Coordinatore didattico AANT), Matteo Quarta (docente di Videomaking) e Claudia Primangeli (docente di Fotografia). I professionisti AANT hanno svolto un ruolo di primo piano lungo l’intera settimana, mettendo a disposizione la propria esperienza sia nelle sessioni plenarie sia nelle attività laboratoriali, a diretto beneficio dei partecipanti.

Durante la settimana formativa, il team AANT ha curato tre workshop immersivi, offrendo ai docenti partecipanti strumenti pratici e metodologie innovative per la didattica multimediale e la comunicazione:

  • Progettare e realizzare presentazioni visive, a cura di Ana Gabriela Llarin, incentrato sulle tecniche di visual design per creare contenuti didattici coinvolgenti e condivisibili.
  • Raccontare con i reel, condotto da Matteo Quarta (con la collaborazione della videomaker Laura Santini), dedicato all’uso creativo dei video brevi e dei social media per narrare progetti e attività scolastiche in modo efficace e “smart”.
  • Transmedialità: Strategie per una comunicazione integrata, guidato da Valerio Di Paola, focalizzato sulla transmedialità e su come coordinare diversi canali (offline e online) per una comunicazione scolastica coerente, partecipativa e inclusiva.

Questi laboratori hanno permesso ai partecipanti di sperimentare in prima persona nuove modalità espressive e di apprendere tecniche per ampliare la presenza della scuola sia nella realtà fisica sia negli ambienti digitali. L’entusiasmo e il coinvolgimento manifestati dai docenti corsisti durante i workshop testimoniano la validità di un approccio formativo pratico e collaborativo, in cui apprendere facendo e condividendo esperienze.

Oltre ai laboratori, gli esperti AANT hanno arricchito le sessioni plenarie dell’evento con interventi e testimonianze legate alle buone pratiche educative sviluppate nell’ambito della rete RD4F. In apertura, Rossana Quarta ha presentato l’esperienza Discovering Machiavelli”, un progetto didattico innovativo volto a sviluppare competenze e linguaggi digitali per la comprensione dello spazio scolastico (fisico e simbolico). Claudia Primangeli ha invece illustrato un percorso di rigenerazione degli ambienti di apprendimento attraverso la fotografia digitale, mostrando come l’arte fotografica possa stimolare partecipazione attiva e senso di appartenenza negli studenti. Tali contributi si sono inseriti nel panel introduttivo La presenzadella rete: percorsi e laboratori arte, cittadinanza e transizione digitale 2024/25”, dedicato alla condivisione dei risultati dei progetti sviluppati dalle scuole della rete Dialogues for Futures nel corso dell’anno.

Nel prosieguo della settimana, Gianna Angelini ha moderato un dialogo di approfondimento sul tema della presenza insieme a Giovanna Barzanò (coordinatrice scientifica RD4F e Presidente di AANT) e Rossana Quarta, offrendo una riflessione sul ruolo delle reti di scuole nel promuovere comunità educative coese e innovative. Angelini è intervenuta anche con una relazione specialistica dal titolo IA generativa e prospettive future”, in cui ha esplorato le opportunità e le sfide poste dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale generativa nella scuola.

Il concetto di “presenza” nella didattica contemporanea è stato il filo conduttore dell’intera settimana formativa di Montegrotto. Durante i lavori, è emerso quanto sia fondamentale coltivare una presenza sociale e cognitiva nella comunità scolastica: ciò implica coinvolgere gli studenti come parte attiva del processo (ad esempio attraverso la co-creazione di progetti e contenuti multimediali) e al tempo stesso sostenere l’agency dei docenti, ovvero la loro capacità di innovare le pratiche educative incidendo positivamente sul contesto di apprendimento.

Proprio su queste basi teoriche si sono sviluppate le attività proposte: i partecipanti hanno riflettuto su metodologie partecipative come l’apprendimento trialogico – dove la creazione condivisa di artefatti (presentazioni, video, storytelling) diventa sia strumento sia risultato del percorso formativo – e su approcci di didattica attiva ispirati anche a esperienze di public history e citizen science applicate alla scuola. Grande attenzione è stata dedicata all’uso consapevole delle tecnologie emergenti: ad esempio, l’Intelligenza Artificiale Generativa è stata discussa non come un semplice trend tecnologico, ma come un banco di prova per ripensare il ruolo dell’insegnante e dello studente, affinché le potenzialità dell’AI vengano sfruttate per amplificare l’interazione educativa e mai per sostituirla. In tutti gli interventi e workshop, l’accento è rimasto sul valore umano della presenza: creare relazioni autentiche, stimolare curiosità, favorire l’inclusione e il dialogo – in definitiva, esserci in modo significativo nel percorso di apprendimento.

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Il Volto di Alessandro vince il Maremma Archeofilm 2025

La quarta edizione del Maremma Archeofilm Festival si è concluso con un grande risultato: il documentario Il Volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario si è aggiudicato il premio come miglior film in concorso, deciso dal pubblico del festival. L’opera diretta da Vanni Gandolfo e prodotta da GA&A ha infatti conquistato gli spettatori di Grosseto, ottenendo il Premio “Maremma Archeofilm” 2025, prestigioso riconoscimento attribuito ogni anno dalla giuria popolare della rassegna. Grande soddisfazione e orgoglio in AANT per questo successo, che valorizza il contributo dei nostri studenti nel progetto.

Il festival, tenutosi a Grosseto dal 17 al 20 luglio 2025, è una rassegna internazionale di cinema archeologico, artistico e ambientale giunta alla quarta edizione. Organizzato da Firenze Archeofilm (rassegna itinerante di Archeologia Viva – Giunti Editore) insieme all’Associazione M.Arte e agli enti locali, l’evento ha presentato tre serate di proiezioni gratuite con ospiti ed esperti, coinvolgendo il pubblico nella scelta del film vincitore. Anche quest’anno, infatti, il Premio Maremma Archeofilm è stato attribuito al film più votato dagli spettatori in sala, confermando la formula partecipativa che caratterizza il festival.

Il documentario premiato, Il Volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario, scritto e diretto da Vanni Gandolfo, è prodotto da GA&A Productions in associazione con DOCLAB e in collaborazione con RAI Cultura. L’opera offre uno sguardo esclusivo sul complesso restauro del celebre Mosaico di Alessandro – uno dei più grandi tesori dell’arte antica custodito al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) – raffigurante la vittoria di Alessandro Magno su Dario III di Persia. Questo leggendario mosaico, il più grande mai ritrovato a Pompei, costituisce una fonte preziosa (per quanto atipica) per immaginare le reali sembianze del grande condottiero macedone. Il documentario ne ripercorre le sfide di restauro e, parallelamente, guida lo spettatore alla ricerca del volto “umano” di Alessandro attraverso l’impiego dell’intelligenza artificiale. 

Il progetto si distingue anche per la collaborazione con l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma. In particolare, la FARM “Frammenti” di AANT – un laboratorio sperimentale composto da sette studenti selezionati e guidati dal prof. Davide Cardea – ha fornito un contributo determinante alla ricerca presentata nel documentario. Gli studenti AANT hanno applicato metodologie innovative per analizzare e reinterpretare le fonti storiche e iconografiche sul volto di Alessandro Magno, dimostrando come il design e l’intelligenza artificiale possano supportare in modo concreto lo studio e la valorizzazione del patrimonio culturale. Questo team multidisciplinare ha ricostruito il “vero” volto di Alessandro unendo il rigore scientifico alle più avanzate tecnologie di AI generativa, confrontando i dati storici (dalle descrizioni degli antichi alle sculture attribuite a Lisippo) con modelli digitali tridimensionali.

I giovani talenti di AANT hanno avuto l’opportunità di misurarsi con una sfida ambiziosa – ricostruire le fattezze di Alessandro Magno oltre il mito – portando nel film competenze e creatività sviluppate durante il loro percorso di studi. La Farm Frammenti ha così rappresentato un ponte tra il mondo accademico e quello della produzione documentaristica, contribuendo in modo significativo all’innovazione del progetto.

La vittoria di Il Volto di Alessandro al Maremma Archeofilm Festival 2025 rappresenta un motivo di grande orgoglio per l’Accademia e uno straordinario riconoscimento per gli studenti coinvolti.

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Tesi Master VIDI: nuovi professionisti si affacciano nel mondo del Visual Design

Giornata di grandi festeggiamenti in AANT! Il 5 luglio i nostri studenti del Master VIDI (3ª e 4ª edizione) hanno presentato le loro tesi finali, a coronamento di un percorso accademico volto a formare gli illustratori e animatori 3D del futuro.

Ecco gli studenti neo-diplomati e i titoli dei loro progetti di tesi:

Michele Bonamici: “Luce e forma”

Lucia Corrias: “Hinoial”

Luca Damonte: “Fuori funzione”

Flaminia Mattioli: “Ombre di cemento”

Alessandro Testa: “Anema e core”

Maria Eleonora Villasmunta: “Beyond the horizon”

Facciamo i nostri complimenti a tutti loro augurandoci che questo sia solo l’inizio di un brillante percorso professionale ricco di soddisfazioni.

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AANT trionfa al Festival dell’Architettura 2025 con il progetto “Nodo Aperto”

AANT celebra un importante successo: “Nodo Aperto”, il progetto ideato e sviluppato da un team multidisciplinare dell’accademia, ha vinto il primo premio al Festival dell’Architettura di Roma 2025 (FAR 2025). L’installazione proposta da AANT si è aggiudicata il vertice della call indetta dall’Ordine degli Architetti di Roma nell’ambito del festival, emergendo vincitrice su oltre 50 progetti concorrenti provenienti da tutta Italia e dall’estero. La giuria ha scelto “Nodo Aperto” per l’area di Piazza Riccardo Balsamo Crivelli, nel quartiere romano di Casal Bruciato (IV Municipio), riconoscendone l’eccellenza creativa e la forte valenza sociale.

Il Festival dell’Architettura di Roma (FAR), giunto alla settima edizione, è una piattaforma culturale dedicata alla trasformazione urbana e all’innovazione architettonica. FAR 2025 si è concluso il 25 giugno con la premiazione della “Call for Projects 2025”, un concorso che invitava architetti, professionisti e studenti a ideare installazioni temporanee per due piazze della Capitale. La call, lanciata dall’Ordine degli Architetti di Roma, ha riscosso grande partecipazione: 51 proposte presentate da studi di progettazione e team interdisciplinari di tutta Italia (e non solo) sono state valutate da una giuria di esperti. In palio vi era la realizzazione di due interventi in piazza Riccardo Balsamo Crivelli (IV Municipio) e piazza dei Mirti (V Municipio), con l’obiettivo di attivare questi spazi pubblici attraverso architetture temporanee capaci di coinvolgere la cittadinanza.

La filosofia del bando metteva al centro la relazione tra vuoti urbani e comunità locali: “Il filo rosso? interpretare il vuoto non come spazio da riempire, ma come luogo per tessere relazioni”. Proprio su questo concetto si basa “Nodo Aperto”, che ha convinto la giuria aggiudicandosi il primo posto per il IV Municipio. L’altra piazza in concorso, piazza dei Mirti a Centocelle, ha visto vincitore il progetto “Mamma Roma”.

Nodo Aperto è un’installazione temporanea progettata per piazza Riccardo Balsamo Crivelli, nel cuore del quartiere Casal Bruciato, pensata per dare nuova vita a uno spazio pubblico oggi percepito come vuoto. Il progetto nasce dall’ascolto attivo del vuoto urbano: l’idea non è quella di riempirlo con oggetti, bensì di “riattivarlo” come ecosistema relazionale in continuo movimento. Invece di aggiungere semplici arredi urbani, “Nodo Aperto” propone una leggera struttura modulare in tubi d’acciaio verniciati di rosso, concepita per dare significato al vuoto della piazza e proporre nuove modalità di fruizione dello spazio pubblico.

L’installazione si sviluppa come una sorta di griglia tridimensionale aperta, suddivisa in aree dedicate a diverse attività quotidiane: convivialità, gioco, relax e sport. Elementi sospesi, soglie “morbide” e supporti leggeri invitano residenti e passanti a interagire con lo spazio in modo spontaneo. Nodo Aperto invita a vivere la piazza dall’interno, riconoscendola finalmente come un luogo collettivo dove le differenze si incontrano e danno vita a nuove connessioni sociali. Di sera, l’installazione potrà animarsi con luci e attività, trasformando la piazza in una scena viva e partecipata invece che in un vuoto anonimo.

Il colore rosso acceso della struttura diventa un potente simbolo urbano: un fil rouge visivo che collega luoghi e persone, segnalando la presenza di nuove opportunità di incontro. Il progetto è infatti il frutto di un processo partecipativo: il team AANT ha svolto interviste, questionari e sopralluoghi sul campo per comprendere i bisogni della comunità locale, trasformando così l’architettura in uno strumento di ascolto e risposta alle esigenze del quartiere. Il risultato è un intervento che non abbellisce semplicemente la piazza, ma le restituisce voce e funzione, offrendo a cittadini di tutte le età uno spazio dinamico dove giocare, riposare, dialogare e riconoscersi. La giuria ne ha elogiato l’originalità e la flessibilità: «Il progetto si inserisce nell’area articolando un dialogo con lo spazio esistente, permettendo un uso inedito della piazza… La struttura accoglie diverse attività d’uso e può essere implementata sia dimensionalmente che funzionalmente», recitano le motivazioni, che sottolineano anche la composizione eterogenea del team come valore aggiunto.

«È vero, “Nodo Aperto” è un ossimoro, ma proprio per questo ci piace: significa sciogliere un nodo urbano attraverso l’unico linguaggio che ci è possibile, quello del progetto condiviso e partecipativo», ha commentato il prof. Nicola Auciello, architetto e docente AANT che ha coordinato il lavoro. Con questa espressione efficace, Auciello evidenzia il cuore concettuale del progetto: un nodo (di problematiche urbane e sociali) che viene “aperto”, liberato, grazie alla forza unificante della progettazione collettiva.

Il trionfo di “Nodo Aperto” rappresenta un motivo di orgoglio per l’AANT, e testimonia l’eccellenza formativa dell’Accademia, dove docenti e studenti collaborano fianco a fianco su progetti concreti. Il team vincitore è interamente targato AANT: un gruppo multidisciplinare guidato dal prof. Nicola Auciello (architetto, docente del corso di Interior e Public Design) e composto da Paola Costanza Papakristo (sociologa) e Sara Varcasia (antropologa), affiancate da ben 18 studenti AANT dei corsi di design e tecnologie creative. I giovani progettisti coinvolti – Elisa Aloisi, Alessandro Arnold, Simone Carnevali, Giulia Di Giannantonio, Valerio Di Santo, Andrea Fabietti, Elena Fierro, Marco Sabino Onofri, Federica Pieralisi, Carlo Renato Popescu, Carlotta Pucci, Francesca Pia Reale, Virginia Ricotta, Luca Rieder, Elena Sambucci, Arianna Sordi, Seynabou Thiam e Cristiana Tranchini – hanno apportato al progetto entusiasmo, creatività e competenze diversificate, lavorando sotto la guida dei docenti in un vero laboratorio di co-progettazione.

Oltre al riconoscimento istituzionale, l’esperienza di “Nodo Aperto” ha un enorme valore educativo e culturale. Gli studenti AANT coinvolti hanno potuto mettere in pratica le competenze apprese confrontandosi con un caso reale, sviluppando sensibilità verso il contesto urbano e le persone che lo vivono. Allo stesso tempo, il progetto offre al quartiere di Casal Bruciato un nuovo spazio pubblico inclusivo e creativo, dimostrando come l’architettura possa farsi strumento di dialogo e coesione.

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AANT alla Conferenza NAFSA 2025 di San Diego: internazionalizzazione in primo piano

AANT ha preso parte alla Conferenza Annuale NAFSA 2025, tenutasi dal 27 al 30 maggio a San Diego, California. Gianna Angelini, Responsabile Internazionalizzazione di AANT, ha rappresentato l’Accademia in quello che è riconosciuto come l’evento internazionale più grande e dinamico al mondo nel campo dell’educazione superiore. Alla conferenza hanno partecipato circa 8.000 professionisti provenienti da oltre 100 Paesi offrendo un’occasione unica per creare contatti globali, scambiare idee e avviare nuovi accordi di collaborazione accademica.

Durante la conferenza, Gianna Angelini ha partecipato a numerose sessioni di networking e incontri strategici con rappresentanti di istituzioni accademiche e organizzazioni educative internazionali. Questi incontri mirati hanno gettato le basi per futuri accordi di scambio e progetti congiunti, rafforzando la rete di contatti globali di AANT.

La conferenza ha proposto oltre 250 tra sessioni, workshop, presentazioni e attività di networking, offrendo ai partecipanti un panorama completo di tendenze, strategie e best practice nell’educazione internazionale. Il tema portante “Purpose, Place, and Partnership” ha accompagnato ogni momento dell’evento, sottolineando l’importanza di creare opportunità sostenibili per gli studenti di tutto il mondo attraverso partnership di valore e promuovendo la condivisione di prospettive diverse e approcci educativi innovativi. Tra i temi chiave trattati figuravano l’internazionalizzazione inclusiva, lo sviluppo di collaborazioni accademiche globali e il ruolo dell’istruzione internazionale nel favorire la comprensione interculturale e la cooperazione tra i popolifutureofcio.blogspot.com. In questo contesto, la partecipazione di AANT ha consentito all’Accademia di allinearsi alle più recenti tendenze globali e di condividere la propria esperienza formativa nel campo delle arti e nuove tecnologie su un palco internazionale di primo piano.

“La partecipazione a NAFSA 2025 è stata un’esperienza estremamente arricchente,” ha commentato Gianna Angelini al termine della conferenza. “Incontrare colleghi da ogni parte del mondo e condividere visioni e idee ci ha permesso di immaginare nuove prospettive di collaborazione. Torno a Roma con contatti concreti e progetti innovativi da sviluppare, pronti a rafforzare ulteriormente l’impronta internazionale di AANT.”

La dimensione internazionale è da sempre un pilastro per AANT, e la partecipazione a NAFSA 2025 ribadisce l’impegno dell’Accademia nel proiettarsi in una realtà formativa globale. Gli spunti raccolti a San Diego e le relazioni avviate contribuiranno ad arricchire l’esperienza accademica di studenti e docenti, oltre a potenziare la crescita di AANT in linea con la sua missione educativa. Eventi come NAFSA rappresentano per l’Accademia piattaforme strategiche dove rafforzare partnership e testimoniare l’impegno di AANT verso la cooperazione accademica a livello internazionale

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AANT alla 4a International Week dell’IPCA

AANT ha partecipato all’International Week 2025 organizzata dall’Instituto Politécnico do Cávado e do Ave (IPCA) di Braga, in Portogallo. In rappresentanza di AANT erano presenti la Direttrice Generale Rossana Quarta e la Responsabile dell’Ufficio Internazionale Gianna Angelini, che hanno preso parte alla 4ª edizione dell’evento svoltasi a Braga, inserita nel programma della Settimana dell’Economia di Braga. In parallelo, le docenti AANT Francesca Cattaneo e Angela Bruni (Area Design) hanno contribuito come visiting professors presso la sede IPCA di Barcelos, portando l’esperienza didattica dell’Accademia in un contesto internazionale.

L’International Week 2025 di Braga si è svolta dal 19 al 23 maggio 2025, in concomitanza con altri eventi internazionali di grande rilievo dedicati all’innovazione, alla ricerca applicata e alla cooperazione interistituzionale. Il tema centrale della settimana – “Innovation meets Regions” – riflette l’obiettivo di collegare l’innovazione accademica allo sviluppo regionale, favorendo il dialogo tra università, territorio e imprese. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto europeo IWONDER ed è supportato dal programma Erasmus+, che ne ha facilitato la partecipazione internazionale. Decine di delegati provenienti da università di tutta Europa (e oltre) si sono riuniti a Braga, creando un vivace ambiente multiculturale in cui stringere nuove collaborazioni e condividere best practice.

In parallelo al forum economico, IPCA ha promosso la 4ª edizione della sua International Week (InWeek), un programma internazionale di formazione rivolto a docenti e ricercatori nelle aree tematiche degli eventi sopracitati. L’InWeek si è svolta interamente in lingua inglese e ha previsto un programma ricco di workshop, sessioni interattive di gruppo e attività di networking, con l’obiettivo di favorire lo scambio di buone pratiche, lo sviluppo di competenze e il rafforzamento della cooperazione internazionale.

In concreto, l’International Week ha offerto una varietà di attività coinvolgenti per tutti i partecipanti: Workshop interattivi e sessioni di gruppo per lo scambio di buone pratiche educative e lo sviluppo di nuove competenze; Tavole rotonde e conferenze tematiche sugli ecosistemi di innovazione e sulla collaborazione tra atenei, istituzioni e imprese; Presentazioni di progetti di ricerca europei (consorzio RUN-EU) e una speciale vetrina tecnologica (RUN-EU Technology Showcase) integrata nella Braga Economy Week, dedicata ai progetti innovativi sviluppati dalle università partner; Visite guidate presso aziende del territorio e incontri di matchmaking B2B per favorire il trasferimento di conoscenze e la nascita di partnership industriali; Partecipazione alla conferenza internazionale ICARUS (Annual International Conference on Applied Research with Business and Society), ospitata in formato ibrido al Fórum Braga, per approfondire il legame tra ricerca accademica e mondo delle imprese.

Durante la settimana non sono mancati momenti di socializzazione informale e team building, che hanno contribuito a creare un clima di fiducia e collaborazione tra i partecipanti. L’evento ha rappresentato una piattaforma strategica per rafforzare la rete di RUN-EU (un’alleanza di università europee di cui IPCA fa parte), promuovendo innovazione, imprenditorialità e condivisione di conoscenze a livello sia regionale che internazionale.

La presenza di AANT a Braga ha messo in risalto il ruolo attivo dell’Accademia nelle reti accademiche internazionali, confermando l’impegno di AANT nell’innovazione e nella cooperazione oltre i confini nazionali. Rossana Quarta e Gianna Angelini, insieme alle docenti coinvolte, hanno potuto condividere la prospettiva di AANT nei dibattiti e nei workshop, instaurando nuovi contatti con colleghi di altri Paesi e raccogliendo spunti preziosi.

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Valerio Di Paola ed Emanuele Tarducci partecipano a corsi di aggiornamento in Irlanda

Nel giugno 2025 due docenti dell’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie (AANT) hanno preso parte a un programma di formazione internazionale nell’ambito dell’Erasmus+ Staff Training Mobility. Si tratta di Valerio Di Paola, coordinatore del Triennio in Videomaking, ed Emanuele Tarducci, coordinatore del Triennio in UX/UI e Interaction Design, che hanno seguito due corsi intensivi presso l’Atlantic Language School di Galway, in Irlanda. Di Paola ha partecipato al corso “English Language & Irish Culture”, mentre Tarducci ha frequentato il corso “Lecturing Effectively in English”, entrambi tenuti nella sede irlandese di Atlantic Language.

Il corso “English Language & Irish Culture” a cui ha partecipato Valerio Di Paola era incentrato sul miglioramento delle competenze linguistiche in inglese attraverso l’immersione nella ricca cultura irlandese. Le attività formative hanno enfatizzato la scoperta del patrimonio culturale dell’Irlanda, con particolare attenzione alla narrazione tradizionale, alla musica locale e alle tradizioni del territorio, offrendo ai partecipanti un’esperienza diretta di scambio interculturale. Durante la settimana di training, docenti provenienti da diversi Paesi europei hanno approfondito aspetti chiave della vita e della società irlandese tramite presentazioni, progetti didattici, ascolto di musica tradizionale e interazioni con la comunità locale.

Il corso “Lecturing Effectively in English” seguito da Emanuele Tarducci è stato progettato per perfezionare le metodologie didattiche in lingua inglese di docenti e formatori impegnati in contesti internazionali. Tra i contenuti principali figuravano l’applicazione dei principi della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) alla conduzione di lezioni in inglese e diverse strategie per strutturare al meglio una lezione – dall’introduzione, allo sviluppo dei punti chiave, fino alle conclusioni – individuando al contempo il registro linguistico più adatto al pubblico di riferimento. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla capacità di “segnalare” chiaramente i concetti fondamentali durante la spiegazione e all’impiego efficace di supporti visivi e comunicazione non verbale per rendere le lezioni più chiare e coinvolgenti. Nel corso delle attività non sono mancate esercitazioni pratiche e momenti di confronto tra pari, che hanno permesso ai partecipanti di mettere in pratica le strategie apprese e di scambiarsi feedback e idee per migliorare l’efficacia dell’insegnamento.

Atlantic Language Galway, sede ospitante della formazione, è una scuola di lingua accreditata nell’ambito del Programma Erasmus+ che offre una vasta gamma di corsi appositamente sviluppati per chi opera nel settore educativo, tra cui docenti, accademici, ricercatori e personale amministrativo. In qualità di organizzazione riconosciuta dal Programma Erasmus+, Atlantic Language vanta oltre trent’anni di esperienza e fornisce opportunità di sviluppo professionale di alto livello per insegnanti e staff accademico di tutta Europa.

Questa esperienza formativa all’estero si inserisce nel percorso di continuo aggiornamento professionale promosso da AANT per il proprio corpo docente. Iniziative come l’Erasmus+ Staff Training Mobility contribuiscono ad arricchire le competenze dei docenti dell’Accademia e a rafforzare la vocazione internazionale di AANT.

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